06/11/2021 BELLUNO – Dal palco dell’evento dedicato alla giornalista Tina Merlin, ieri il manifesto-appello degli studenti di Scuole in rete e Consulta studentesca provinciale: “Chiediamo pari opportunità di studio. Noi giovani bellunesi vogliamo poter continuare a studiare in provincia”. || Hanno compilato un questionario per ripartire dal “noi” dopo la pandemia e dalle loro risposte è emerso forte e chiaro il messaggio che ieri, dal palco del Teatro Comunale, hanno lanciato alla politica e alle istituzioni presenti: “Chiediamo pari opportunità di studio rispetto ai nostri coetanei che vivono in città universitarie”. Un manifesto-appello che gli studenti di Scuole in Rete, Associazione Amici delle Scuole in rete e Consulta provinciale studenti hanno sottoscritto perchè il diritto allo studio sia un diritto riconosciuto per tutti. Un problema che riguarda tutti i giovani che dopo le superiori si trovano costretti ad emigrare in altre città per gli studi universitari con costi decisamente maggiori rispetto ai loro compagni di studio. Per le famiglie e per il territorio un bilancio decisamente passivo. “Non c’è ritorno. Qualche facoltà portiamola qui”. afferma il professor Franco Chemello, coordinatore di Scuole in rete. Difficilmente i ragazzi del Bellunese, territorio che è espressione di una scuola d’eccellenza, tornano a lavorare a casa. E questo è anche uno dei motivi per cui questa provincia soffre dell’annoso problema dello spopolamento. – Intervistati FRANCO CHEMELLO (COORDINATORE “SCUOLE IN RETE”) (Servizio di Tiziana Bolognani)


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