05/11/2021 VERONA – All’indomani del Consiglio Federale, la Lega torna a fare quadrato attorno a Matteo Salvini. Diversi i distinguo in Veneto. Il presidente Zaia, «La Lega non è nata per avere correnti». L’assessore regionale Marcato torna a chiedere al più presto i congressi. || E’ una Lega che ritrova un punto di sintesi attorno al segretario Matteo Salvini quella che esce dal confronto del consiglio federale, presente la voce fuori dal coro di Giancarlo Giorgetti e in videoconferenza anche i governatore di Veneto e Friuli Venezia Giulia Luca Zaia e Massimiliano Fedriga. Ed è proprio il presidente veneto a spiegare cosa è accaduto nel lungo confronto ribadendo che nessuno è stato messo all’indice. Convinto della necessità del dialogo il presidente di Anci Veneto e sindaco di Treviso Mario Conte. Più pepato il commento dell’assessore regionale leghista Roberto Marcato che non legge nel consiglio federale una piena armonia ritrovata ma una tregua armata e torna a chiedere la convocazione dei congressi. Un partito di governo la Lega, con i suoi ottocento sindaci e presidenti di regione puntualizza Luca Zaia dove dopo il dibattito deve esserci una sintesi perché sottolinea: «La Lega non è nata per avere le correnti. La sua forza è la graniticità e tale deve restare». – Intervistati LUCA ZAIA (Presidente Regione Veneto), MARIO CONTE (Presidente Anci Veneto), ROBERTO MARCATO (Assessore Regionale allo Sviluppo Economico) (Servizio di Chiara Gaiani)


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