04/11/2021 TREVISO – Come in quasi tutt’Italia anche a Treviso oggi c’e’ stata la cerimonia in ricordo dei caduti nella grande guerra, della fine del primo conflitto mondiale e per la festa delle forze armate oltre all’anniversario per i 100 anni dalla deposizione del milite ignoto all’altare della patria. Una commemorazione che ha pero’ lasciato perplessi molti cittadini. || Un silenzio per certi versi assordante quello di oggi per la commemorazione dei caduti nella grande guerra. Sottolineato dal consigliere comunale Bozzo che si e’ fatto portavoce di gran parte dei trevigiani presenti alla cerimonia di piazza Vittoria. Un inno, il Piave che invece e’ risuonato in molte altre commemorazioni per prima all’altare della patria alla presenza dei vertici dello stato. Ufficialmente sarebbe stato cancellato per la presenza gia’ sul monumento delle corone d’alloro ma nella citta’ capoluogo della provincia simbolo del riscatto dopo Caporetto dove diversi campanili ogni giorno intonano le note di e a mario, inno che tra l’altro e’ stato anche quello nazionale alla fine della seconda guerra mondiale, la canzone del piave non doveva mancare. Ma per chi ha partecipato non e’ stata l’unica lacuna della cerimonia odierna.Assenza giustificata con la volonta’ di evitare qualsiasi occasione di contagio. Ma anche qui c’e’ da chiedersi; per tenere viva la memoria nei giovani anche solo una rappresentanza magari con la bandiera delle singole scuole come si e’ fatto per decenni non avrebbe colmato questo vuoto desolante? – Intervistati GIAN MARIO BOZZO (Consigliere comunale lista Manildo sindaco) (Servizio di Lucio Zanato)
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