03/11/2021 VENEZIA – A Venezia l’assalto di turisti nell’ultimo fine settimana era prevedibile. Così come il fatto che ci sarà anche nel prossimo. L’avviso arriva dal Gruppo 25 Aprile. || Paola Cogolati del Gruppo 25 Aprile non ha bisogno di tecnologie milionarie per prevedere che Venezia sarà presa d’assalto dai turisti anche il prossimo fine settimana. Così come i suoi colleghi che lavorano nel ramo ricettivo. A guardare le prenotazioni, l’invasione di 200mila visitatori che durante il ponte del 1 Novembre ha mandato in tilt la città lo si poteva prevedere già da metà Ottobre. Domenica 100mila persone hanno letteralmente intasato ogni metro quadro di parecchie zone della città con fitti assembramenti in una situazione in cui l’oramai cronica difficoltà del trasporto pubblico ancora in carenza di corse ha causato più di un problema. Il fatto che il Comune di Venezia si sia dichiarato colto di sorpresa non convince chi come Paola lavora col turismo.Peraltro le presenze di visitatori e le code ai mezzi sono proseguite anche dopo. Il 2 Novembre alle Fondamente Nove, ancora una volta la fila di viaggiatori in attesa del vaporettosi snoda per un lungo tratto della riva. E persino oggi in un nuvoloso mercoledì di Novembre la coda per visitare il Ducale gira l’angolo del palazzo, mentre pochi metri più in là per entrare alla Basilica di San Marco: il serpentoneparte dalla Torre dell’Orologio, punta la piazza compie una virata di quasi 360 gradi e attraversa Piazza dei Leoncini. I turisti sono tornati. Ed è un dato oggettivo ed evidente. – Intervistati PAOLA COGOLATI (GRUPPO 25 APRILE) (Servizio di Filippo Fois)


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