03/11/2021 PADOVA – Tra i ricoverati attuali anche persone vaccinate con doppia dose ma il vaccino, numeri alla mano, resta l’arma più efficace. A spiegarlo Paolo Navalesi, coordinatore delle terapie intensive del Veneto. || L’analisi è stata fatta su più mesi. A ottobre, i numeri parlano chiaro: se consideriamo un milione di abitanti come riferimento sono quattro i ricoverati con vaccinazione, trentuno quelli che non erano vaccinati. Non parole, fatti, spiega Paolo Navalesi, coordinatore delle terapie intensive di tutta la regione, che da mesi studia e analizza con l’occhio della scienza. Accanto al vaccino, le regole che ben conosciamo restano fondamentali: mascherina e igiene delle mani. Nel frattempo continuando a osservare i dati, l’infezione da covid è molto più pericolosa con l’aumentare dell’età. Poco meno di settemila i posti usati per la cura di pazienti covid nelle terapie intensive della sola azienda ospedale università di Padova: il 17% dei totali. Pazienti che hanno una degenza media più lunga e che, grazie ai passi da gigante fatti in questi mesi, anche possibilità maggiori di farcela. – Intervistati PAOLO NAVALESI (Coordinatore Terapie Intensive del Veneto) (Servizio di Chiara Gaiani)
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