30/10/2021 VENEZIA – Bilancio di un grande successo. La Venice Marathon, ritornata in presenza incanta atleti e pubblico. 120mila spettatori ad applaudire gli atleti lungo il percorso e già si pensa all’edizione 2022. || In una Venezia baciata dal sole, la 35esima edizione della Confindustria Venicemarathon ha fatto il pieno di entusiasmo, consenti ed emozioni tra atleti e pubblico.Una festa per tutta la città e per vari Comuni della Città Metropolitana, attraversati da Stra a Venezia con arrivo in Riva Sette Martiri, dopo il passaggio per Piazza San Marco. Due i percorsi: 42 e 10 chilometri. Non poteva esordire sulla maratona in modo migliore Sofiia Yaremchuk. L’atleta del Centro Sportivo Esercito, allenata da Fabio Martelli, è stata interprete di una gara intelligente e giudiziosa: non ha risposto agli strappi delle atlete africane nei pressi del Parco San Giuliano mantenendo il suo ritmo regolare, per poi riprenderle e superarle lungo il Ponte della Libertà fino alla passerella finale che l’ha portata a chiudere sul traguardo in Riva Sette Martiri con l’eccellente crono di 2h09’12”. Nettamente staccate le altre favorite, che avevano corso con l’azzurra per lungo tempo: 2h31’17” per la keniana Marion Kibor seconda; 2h33’50” per l’etiope Megertu Geletu terza.Era dal 1999 (Sonia Maccioni) che un’italiana non saliva sul grandino più alto del podio della Venicemarathon, mentre in campo maschile l’ultima vittoria in azzurra risale al 2017 per opera di Eyob Faniel.”Sono felicissima di questa vittoria, ci speravo tanto e ci ho creduto fino in fondo. Mi sono resa conto che avrei potuto farcela, quando sono rimasta nel gruppo di testa. Temevo un pò i ponti di Venezia, ma il pubblico mi ha dato la carica giusta per stringere i denti e inserire l’allungo finale. Dedico questa vittoria al Centro Sportivo Esercito e spero che questo sia solo l’inizio”.Gara ‘pazza’ quella maschile: dopo essere passati in un veloce 1h03’58” alla mezza maratona, il terzetto degli atleti favoriti, composto dai keniani Justus Kangogo, Geoffrey Yegon e Gilbert Chumba, si è prima sfaldato e poi ha perso di inerzia, permettendo l’incredibile ritorno del quarto connazionale, Anderson Seroi. L’atleta keniano, che – Intervistati GIUSY VERSACE (MADRINA 35^ VENICE MARATHON), PIERO ROSA SALVA (PRESIDENTE VENICE MARATHON), PAOLA MAR (ASSESSORE PROMOZIONE DEL TERRITORIO VENEZIA), ANDREA TOMAELLO (VICESINDACO COMUNE DI VENEZIA) (Servizio di Lorenzo Mayer)


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