30/10/2021 TREVISO – Tra ieri ed oggi sono partite dai luoghi simbolo, 5 staffette della memoria. Le penne nere fra cori e tanta emozione, hanno camminato fino a raggiungere il cuore di Treviso. || 5 staffette della memoria, sono partite dai luoghi simbolo: Biadene di Montebelluna dove si trova il piccolo ossario d’Italia, Cima Grappa, Bosco delle penne Mozze, e poi Fagarè e Nervesa. Gli alpini hanno sfilato fra le vie dei comuni, facendo tappa in alcuni territori e consegnando il sigillo man mano ad altre penne nere. Prima della partenza gli onori ai caduti. Siamo andati a Nervesa della battaglia, dove il sindaco Fabio Vettori ringrazia gli alpini e ricorda i caduti. “siamo in questo luogo sacro, ricordiamoci che qui riposano 9 mila 325 soldati, 3000 ignoti. E noi come amministrazione abbiamo il dovere di ricordare di commemorare ma soprattutto di tramandare ai nostri giovani questo ricordo del passato, perché non si ripetano più queste tragedie”- E poi via, la staffetta è partita, fra cori ed emozioni. Così al sacrario di Fagarè: la cerimonia toccante, l’alza bandiera, il ricordo dei caduti. Poco distante i bambini di una scuola elementare hanno voluto salutare gli alpini con disegni attaccati lungo il cancello del loro plesso. Non solo ma hanno atteso le penne nere, e quando la staffetta è arrivata hanno cantato l’inno di Mameli. Le staffette poi sono entrate a Treviso e hanno raggiunto Piazzale Buchellati. Da qui scandite dalla Fanfara congedati brigata alpina Julia, i tanti alpini presenti si sono diretti verso piazza vittoria per il momento celebrativo ufficiale (Servizio di Daniela Sitzia)
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