28/10/2021 TREVISO – Sale operatorie al collasso. La cgil attacca lavoratori pronti alla mobiltazione. || “ Siamo pronti alla mobilitazione se non dovessimo ricevere risposte dall’azienda ospedaliera”. A parlare è Marta Casarin, segretaria generale della funzione pubblica della Cgil di Treviso. Non usa mezzi termini, è chiara e categorica. Ormai la situazione è diventata insostenibile con carichi di lavoro insopportabili e mancanze organizzative. Sono tre anni che rileviamo le stesse criticità. I lavoratori delle sale operatorie dell’ospedale di Treviso, sono in grave sofferenza, soggetti a turni anche di 12 ore ed una gestione dell’attività aggiuntiva svolta al fine di smaltire le liste d’attesa definita caotica. Con la pandemia la situazione è poi peggiorata, I lavoratori non si sono fermati mai ed ora sono allo stremo dentro un quadro di confusione e disagio che sta per esplodere. Le richieste alla direzione generale dell’Ulss 2 sono chiare“ L’azienda sanitaria deve chiedere, continua, l’autorizzazione per l’assunzione degli operatori che mancano. Inoltre spiega dobbiamo metterci al tavolo per fare una programmazione medica che tenga in considerazione non solo le necessità dei medici ma anche degli operatori per garantire il servizio e la tutela al cittadino”. Se non ci saranno risposte da parte dell’Ulss 2 la mobilitazione sarà un passo obbligatorio. I lavoratori delle sale operatorie sono pronti a fermarsi. – Intervistati MARTA CASARIN (Segr. Generale della Funzione Pubblica Cgil Treviso ) (Servizio di Daniela Sitzia)


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