27/10/2021 VENEZIA – I Militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Venezia, con la collaborazione dei colleghi romani,hanno dato esecuzione a un provvedimento di confisca nell’ambito dell’inchiesta per corruzione del Mose. || 9 milioni di euro. E’ il valore di beni immobili e disponibilità finanziarie che la guardia di finanza di Venezia ha confiscato all’ imprenditore romano Erasmo Cinque, coinvolto nell’inchiesta per corruzione legata alla costruzione del Mose. Questo dopo la pronuncia della Cassazione che ha confermato la confisca di quanto ricevuto dall’uomo «quale prezzo della corruzione commessa in concorso» con l’ex ministro Altero Matteoli, che nel frattempo è deceduto in un incidente stradale. Come chiarito dalla Corte d’Appello, la somma confiscata è l’equivalente di quanto ricevuto dall’imprenditore per i favori assicurati al Consorzio da Matteoli. I fatti contestati riguardavano l’assegnazione al Consorzio dei finanziamenti per la bonifica dei canali di Porto Marghera e la nomina, quale Magistrato alle acque di Venezia, di un presidente asservito a esso. – Intervistati COL. FABIO DAMETTO (COMANDANTE NUCLEO POL. TRIBUTARIA GDF VENEZIA) (Servizio di Ilaria Marchiori)


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