25/10/2021 TREVISO – +20% di spese per le misure di sicurezza contro il covid è quanto sostenuto dalle scuole paritarie venete. Così la Fism chiede al governo che inserisca risorse straordinarie nella legge di stabilità || La Fism del Veneto con il suo presidente Stefano Cecchin si rivolge direttamente al premier Mario Draghi per chiedere un sostegno a fronte delle spese aumentate dal 20% per le misure di sicurezza contro il Covid. A queste spese si aggiungono quelle legate ai costi per l’energia elettrica e il gas, con un incremento del 25-30% per gli istituti. Costi che le scuole paritarie non hanno intenzione di ammortizzare aumentando le rette, “non vogliamo pesare sulle famiglie” spiega Cecchin che chiede che lo stato riconosca il valore di questi istituti come servizio necessario alle famiglie, alla luce dei 400 asili chiusi negli ultimi 15 anni quando erano 1400 le materne paritarie contro le attuali mille: “ci aspettiamo che il governo da qui a fine dicembre nella legge di stabilità 2022 metta delle risorse straordinarie che vadano incontro a queste realtà” chiarisce Cecchin – Intervistati STEFANO CECCHIN (Presidente Fism Veneto) (Servizio di Francesca Bozza)


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