22/10/2021 TREVISO – Diplomi e titoli di servizio falsi per scalare le graduatorie del personale scolastico: 101 denunciati, due milioni di euro di danno erariale. Questi i numeri dell’operazione della Guardia di Finanza che ha terremotato le scuole della Marca. || C’è chi ha presentato titoli di studio falsi o conseguiti in veri e propri diplomifici, tutti concentrati in Campania – tra Salerno, Benevento, Avellino – chi ha indicato esperienze lavorative fantomatiche in improbabili scuole paritarie. Il tutto, per fare curriculum e avanzare nelle graduatorie, scalzando così tanti candidati onesti.E’ un terremoto quello che si è abbattuto sulle scuole della Marca, in un anno già difficile sia per il Covid che per la carenza di supplenti. 101 le persone denunciate dalla Guardia di Finanza di Treviso dopo una lunga attività investigativa, soprattutto collaboratori scolastici, ma anche amministrativi e tecnici, che avevano partecipato al bando 2017/2020.In tanti casi, lo stesso voto finale dichiarato raggiungeva con impressionante facilità l’agognato 100.Da qui il nome dell’operazione, che ha preso il via da alcune segnalazioni dello stesso Ufficio Scolastico provinciale.Dei 101 collaboratori, la quasi totalità proviene da Campania e Calabria, 2 le signore trevigiane coinvolte, una di Castelfranco, l’altra di Conegliano, anche loro erano passate attraverso questi diplomifici campani, sui quali si sta indagando da tempo. Età media dei furbetti tra i 30 e i 40 anni, la maggior parte uomini.Su tutti, pende l’accusa di falso ideologico, ma soprattutto la possibilità di restituire le somme finora percepite, per un ammontare di oltre 2 milioni di euro. Questo il danno erariale che potrebbe essere loro contestato anche dalla Corte dei Conti.Buona parte dei denunciati però è ancora al lavoro, tutti retribuiti, in attesa che si esprima la Giustizia.In alcuni casi, la falsa attestazione è risultata grossolana, per non dire tragicomica. In tre hanno indicato come recapito telefonico dell’Istituto di provenienza il numero di una gioielleria di Vibo Valentia.Di certo, l’indagine è destinata a espandersi a macchia d’olio in tutta la Penisola. Chiaro che il sistema non riguardi solo la Marca. – Intervistati COL. FRANCESCO DE GIACOMO (Comandante Guardia di Finanza Treviso) (Servizio di Cristian Arboit)
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