18/10/2021 TREVISO – Il sistema delle fabbriche e dei servizi ha retto anche oggi all’onda d’urto del green pass. Lo confermano Camera di Commercio e sindacati, che promuovono la linea di rigore dell’Ulss 2 sul controllo dei certificati di malattia. || “Ai furbetti del certificato farei pagare anche la visita degli ispettori”.Non c’è spazio per le interpretazioni nelle parole del presidente della Camera di Commercio di Treviso Belluno Mario Pozza, all’inizio della prima vera settimana di prova dell’obbligo esteso di green pass dopo l’esordio di venerdì 15.Sullo sfondo la stretta dell’Ulss 2 che ha annunciato controlli serrati sui certificati per malattia, aumentati del 10 per cento negli ultimi giorni. Percentuale riscontrata dall’INPS anche nel Bellunese.”Un coincidenza sospetta”, la definisce lo stesso segretario della Cisl di Treviso e Belluno Massimiliano Paglini.E questo nel giorno in cui a Trieste c’è stata tensione tra manifestanti no green pass e forze dell’ordine con la Polizia che ha lanciato lacrimogeni sui manfestanti.Proteste che – sottolineano sia dall’ente camerale che dal sindacato – sono comunque limitate. In Veneto i disagi restano contenuti e la produzione continua.”Ci appelliamo di nuovo al senso di responsabilità di tutti, non possiamo permetterci passi falsi”. – Intervistati MARIO POZZA (Segretario Cisl Treviso-Belluno), MASSIMILIANO PAGLINI (Segretario Cisl Treviso Belluno) (Servizio di Cristian Arboit)
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