SEDICO – Due anni esatti fa come oggi la tempesta Vaia cambiò radicalmente il profilo della provincia di Belluno. Dal Feltrino all’Agordino, dal capoluogo fin su alle Terre Alte l’allerta divenne dramma nel pomeriggio del 29 ottobre 2018. Oggi siamo stati in uno dei luoghi simbolo della devastazione. || Due anni dopo Vaia a Ponte Mas i lavori di bonifica e di consolidamento degli argini del Cordevole e del ponte che unisce i comuni di Sedico e di Sospirolo hanno ripristinato lo stato dei luoghi resi più sicuri. Il segno del dramma è però ancora visibile nei segni lasciati sul muro dal crollo dell’edificio risucchiato dalla furia dell’acqua. Le testimonianze di quei giorni e il ricordo di oggi. Basta una folata di vento o una pioggia più insistente a far rievocare il dramma di quella notte. La furia della tempesta provocò ingenti danni lungo tutta l’asta del Cordevole. A Candaten l’area pic nic del Parco nazionale Dolomiti Bellunesi è stata ripristinata. Oltre le staccionate però sono ancora visibili tronchi e ramaglie abbattuti o portati a valle dalla furia dell’acqua. Al Peròn, nonostante gli appelli e le raccolte fondi, si attende il rispistino della storica passerella che collega la frazione con San Gottardo. Un luogo amato dai bellunesi che sperano nella ricostruzione. (Servizio di Tiziana Bolognani)


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