20/09/2021 JESOLO – Il turismo balneare veneziano è già tornato ai livelli pre-Covid. Ad Agosto il tasso di occupazione degli alberghi ha addirittura superato quello del 2019. || E’ andata meglio del previsto la stagione estiva sul litorale veneto. Iniziata al rallentatore col peso dell’incognita Covid a Maggio e Giugno, dove però i fine settimana registravano già affluenze altissime, ha raggiunto a Luglio e Agosto livelli addirittura superiori al pre-pandemia. Complessivamente, contando anche la prima parte di Settembre, la percentuale di occupazione delle strutture ricettive della costa veneta nell’estate 2021 si attesta al 73%. Ad Agosto il picco con un trionfale 91% che supera di cinque punti il dato 2019. Praticamente tutto esaurito.Sul fronte anti-contagio le località balneari venete partivano forti dell’esperienza messa in pratica l’estate scorsa. Un sistema che ha comunque dovuto risolvere nuovi problemi tutt’altro che facili, come quando da Berlino è arrivato l’obbligo di tampone negativo per le migliaia di turisti tedeschi che dovevano rimpatriare. Se oltre ai turisti italiani la costa ha potuto contare sulla tradizionale e massiccia presenza mitteleuropea, della stessa fortuna non ha potuto godere una destinazione forte come Venezia che lavora parecchio anche grazie al turismo intercontinentale. E per quello probabilmente si dovrà ancora aspettare. – Intervistati MASSIMILIANO SCHIAVON (PRESIDENTE FEDERALBERGHI VENETO), ALBERTO MASCHIO (COORDINATORE FEDERALBERGHI SPIAGGE VENETE) (Servizio di Filippo Fois)