01/09/2021 CASIER – Sono arrivati nella notte a Dosson i 21 profughi afghani accolti nella Marca dopo la fuga da Kabul. Per la prima volta, siamo entrati con le nostre telecamere nel centro di accoglienza e li abbiamo incontrati. || Ex caserma Serena di Dosson. Entriamo per la prima volta all’interno del centro di accoglienza. L’ala è quella destinata alle famiglie afghane in fuga dal regime talebano, collaboratori dello Stato italiano messi in salvo insieme ai loro cari. C’è il sindaco di Casier Renzo Carraretto, venuto a incontrarli, il presidente della Nova Facility, che ha in gestione la struttura, Gian Lorenzo Marinese, arrivato appositamente da Lampedusa. Che racconta l’aspetto che più l’ha colpito: l’arrivo, tra i rifugiati, di due anziani ultraottantenni, che alla loro età sono riusciti a trovare le energie per scappare alle persecuzioni. E’ l’ora di pranzo, grandi e piccoli stanno mangiando, ma due capifamiglia ci parlano volentieri, sforzandosi di ricordare l’italiano imparato negli anni dai nostri connazionali in Afghanistan.«In Italia per sfuggire alla morte», spiegano, ma già pensando a ricostruirsi una vita, per loro e soprattutto per i figli. Il soggiorno all’ex Serena dovrebbe durare poche settimane, poi, conferma Marinese, sarà la Prefettura a trovare soluzioni abitative idonee per avviare un processo di integrazione nel nostro Paese. – Intervistati GIAN LORENZO MARINESE (Presidente Nova Facility) (Servizio di Lina Paronetto)