TREVISO – Il ritorno alla didattica a distanza per il 75% degli studenti delle superiori fa arrabbiare il presidente della Provincia Stefano Marcon. Provvedimento immotivato, rispetto allo sforzo compiuto nei mesi scorsi. || «Per adeguare gli spazi scolastici abbiamo speso 5 milioni e 400 mila euro, per potenzire il trasporto pubblico locale, nel 2020, è stato messo in campo un milione di euro, risorse che solo in parte ci sono state ristorate. Questi sono i numeri, facciamo fatica a giustificare il percorso di allora con la conclusione a cui arriviamo oggi». Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso, ritorna con il pensiero non solo ai numeri, ma anche allo sforzo compiuto per fare trovare pronti edifici scolastici e rete dei trasporti per la riapertura, neppure un mese e mezzo fa, delle scuole, in particolare le superiori, dove da mercoledì il 75% degli studenti dovrà rimanere a casa e seguire le lezioni a distanza. «Siamo disorientati», aggiunge, annunciando che nelle prossime ore si confronterà sul da farsi con la dirigente dell’ufficio scolastico provinciale. «Per il trasporto abbiamo stipulato contratti con ditte private per consentire il distanziamento – conclude – Ora bisognerà capire se sospenderli o disdirli. Non è una situazione facile da gestire». – Intervistati STEFANO MARCON (Presidente Provincia di Treviso) (A cura di: Lina Paronetto)


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