MESTRE – Mattinata intensa a Mestre dove è stata rimossa e poi fatta brillare in mare aperto una bomba della Seconda Guerra Mondiale ritrovata in un cantiere in via Torino. || Sono le nove e venti di mattina quando, dopo la rimozione dei meccanismi che ne provocherebbero l’esplosione, la bomba trovata nel cantiere del nuovo studentato di via Torino a Mestre lascia il luogo nel quale era caduta quasi ottant’anni fa per il suo ultimo viaggio: il brillamento in mare. Tre ore prima, alle sei di mattina, era iniziata l’evacuazione dei residenti in un’area dal raggio di 468 metri dal punto di rinvenimento della bomba, circa 600 persone.Al comando dei Vigili del Fuoco c’è il C.O.M.: Centro Operativo Misto della Protezione Civile della Prefettura di Venezia. Oltre all’esercito, il secondo bomba day in un anno a Mestre impegna decine di uomini della Polizia di Stato, Locale e Stradale, di Carabinieri e Guardia di Finanza. Per le strade anche tanto personale sanitario e volontari della Protezione Civile.Ad un terminal del porto il passaggio di consegna tra Esercito e Marina Militare che, caricata la bomba su un natante, la trasporta fino al punto di brillamento in mare aperto di fronte alla bocca di porto di Malamocco. – Intervistati Col. GIANLUCA DELLO MONACO (COMANDANTE OTTAVO REGGIMENTO GUASTATORI PARACADUTISTI FOLGORE), DON NATALINO BONAZZA (PARROCO SAN GIUSEPPE E CORPUS DOMINI MESTRE), ANDREA TOMAELLO (ASSESSORE PROTEZIONE CIVILE VENEZIA), GIOVANNI MODUGNO (CAPITANO DI FREGATA – COMANDANTE GRUPPO SUBACQUEO MARINA), VITTORIO ZAPPALORTO (PREFETTO DI VENEZIA) (A cura di: Filippo Fois)