23/07/2021 PADOVA – Il Green Pass divide baristi e ristoratori. C’è chi è disponibile a controllare la documentazione dei clienti, e chi non vuole che la responsabilità ricada sui commercianti. E così le associazioni di categoria si dividono. || Sono diverse le posizioni delle associazioni di categoria sull’introduzione del Green Pass per sedersi ai tavoli al chiuso di bar e ristoranti. In attesa del testo definitivo, c’è chi appoggia il provvedimento, e chi lo critica. L’Ascom, ad esempio, è pronto a collaborare, e i suoi soci chiederanno ai clienti il Pass e il documento di identità.L’Appe, l’Associazione Provinciale Pubblici Esercizi di Padova, invece, ha una posizione estremamente critica. Troppe responsabilità per i gestori, e regole spesso sempliecmente impossibili da applicare.Anche Ascom, a onor del vero, è preoccupata del ruolo che dovrebbe avere il commerciante nel richiedere il Green Pass.Se il Governo approverà la regola, però, non ci saranno molti spazi di manovra.L’Appe preannuncia azioni di protesta anche eclatanti con mobilitazione di piazza, e parallelamente sta consultando i propri avvocati per eventuali azioni legali.L’Appe chiede di modificare il decreto e che siano i clienti responsabili in caso di manacata esibizione del Green Pass. I gestori li segnaleranno alle autorità, e se le forze dell’ordine fanno un controllo, sanzioni solo per il cliente inadempiente. – Intervistati PATRIZIO BERTIN (Presidente Ascom padova), FILIPPO SEGATO (Segretario Appe Padova), RAFFAELE GRASSI (Prefetto di Padova) (Servizio di Federico Fusetti)


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