MESTRE – Palestre e Piscine sotto esame. Alla Polisportiva Terraglio a Mestre i nas sono già passati a controllare. Nessuna irregolarità, ma le vasche si sono svuotate per paura. || Vasche semivuote, lezione di acquagym con due persone anzichè 8, disdette varie ai corsi autunnali appena iniziati. E’ bastato annunciare la settimana di controlli, – da parte del premier Conte – che gli iscritti in piscina hanno rinunciato ad andare. Svuotando di fatto spogliatori e vasche, per paura di un’ulteriore stretta sulle attività sportive. E i nas all’opera, a monitorare il rispetto delle norme anti-covid su 105 piscine a livello nazionale, e su una quindicina in Veneto – sulle 70 dell’ Assonuoto – risultate tutte a norma. L’hanno definita una “settimana di Purgatorio”, sperando ovviamente che non si trasformi in un inferno del settore: il che rende l’idea dello stato d’animo con cui i gestori di impianti natatori attendono l’ennesimo annuncio domenicale dopo mesi in cui il fatturato è calato del 40 – 60%, causa costi fissi invariati, costi di adeguamento e sanificazione, e riduzione degi iscritti. Dai pecorsi differenziati, alla mascherina fino alle gradinate, alla igienizzazione di tutti gli attrezzi usati. Ore di attesa in cui si chiede vengano riconosciuti gli impegni presi, senza demonizzare la categoria. “Nelle nostre strutture nessun focolaio – dice il presidente Regionale Assonuoto, Alessandro Valentini – dopo 5 mesi di controlli in cui abbiamo avuto ben 6milioni di accessi”. – Intervistati ALESSANDRO VALENTINI (Presidente Assonuoto Veneto), ELISABETTA PUSIOL (Dir. Tecnico POlisportiva Terraglio) (A cura di: Luisa Bertini)


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