11/05/2021 MESTRE – Sciopero del trasporto pubblico con presidio in Campo Manin mercoledì mattina a Venezia. La CGIL commenta anche le lunghe code ai vaporetti del fine settimana mentre decine di dipendenti Actv vengono tenuti in cassa integrazione. || E’ partendo dal paragone tra i bilanci del trasporto pubblico a Verona e a Venezia che lo sciopero indetto da Filt CGIL e USB per mercoledì mattina in laguna si tinge nuovamente di tematiche locali. Questo perché a livello nazionale lo sciopero riguarda il rinnovo del contratto collettivo, ma a Venezia inevitabilmente tiene banco anche la disdetta dei cosiddetti “accordi integrativi”, al momento congelata, ma che comporterebbe un robusto assottigliamento delle buste paga dei dipendenti.Rispetto al muro contro muro tra AVM-Actv e organizzazioni sindacali che ha caratterizzato l’inizio della vicenda, sembra ora intravedersi qualche timido spiraglio di luce, grazie anche alla mediazione della Prefettura. Al di là delle retribuzione i sindacati auspicano un dialogo anche su turnazione e serivi da dare alla città. Proprio su questo fronte, gli assalti ai vaporetti dell’ultimo fine settimana a Venezia con la città invasa da decine di migliaia di visitatori hanno un motivo – dicono alla CGIL – e potevano essere evitati: decine di dipendenti sono ancora in cassa integrazone. – Intervistati VALTER NOVEMBRINI (SEGRETARIO GENERALE FILT CGIL VENEZIA), ALBERTO CANCIAN (USB LAVORO PRIVATO VENEZIA) (Servizio di Filippo Fois)


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