MARGHERA – Ampio dispiegamento di forze dell’ordine a Marghera per una perquisizione al Centro Sociale Rivolta, probabilmente in relazione ai blitz ambientalisti di Settembre all’Eni e a Veritas.Decine di uomini di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza hanno presidiato lo stabile di fronte al quale si erano radunati parecchi manifestanti. || Il blitz scatta alle prime luci del mattino.Almeno sette camionette e diverse decine di uomini tra Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza procedono ad una perquisizione del “Centro Sociale Rivolta” di Marghera. Un’azione che gli attivisti associano immediatamente a due iniziative condotte a Settembre durante il “Venice Climate Camp”, una quattro giorni ambientalista ospitata proprio al Rivolta.Al momento d’arrivo delle forze dell’ordine al “Rivolta” non c’era nessuno, ma la voce di ciò che stava accadendo si è sparsa immediatamente e il piazzale davanti all’ingresso dello stabile si è subito riempito.L’uscita di un furgoncino che dà agli attivisti l’impressione di trasportare qualcosa di sequestrato dal centro suscita qualche coro ironico. Ma tutto si svolge in perfetta calma. Alle 11 agenti e militari iniziano a salire su volanti, gazzelle e cellulari. Le porte del Rivolta si riaprono e il complesso torna essere a disposizione dei suoi abituali frequentatori.Contemporaneamente al Rivolta è stata effettuata anche una seconda perquisizione in una ditta di via dell’Elettricità. (A cura di: Filippo Fois)
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