TREVISO – Nuovo Dpcm, caos per il primo articolo che prevede in caso di assembramenti la chiusura di piazze e vie senza però chiarire a chi spetta la decisione. Sparita infatti la parola sindaci. I primi cittadini comunque contrari a quello che definiscono uno “scaricabarile” || Nuovo Dpcm, ed è subito caos. Nel mirino dei sindaci veneti il primo articolo che prevede in caso di assembramenti la chiusura di piazze e vie, senza però chiarire a chi spetta la decisione. Nella versione definitiva è infatti sparita la parola “sindaci”, così come aveva annunciato in conferenza stampa il premier Giuseppe Conte, lasciando un vuoto normativo sul ruolo decisionale, che dovrebbe essere assunto di concerto tra prefetti e primi cittadini. ”La sostanza comunque non cambia” conferma il presidente Anci Veneto e sindaco di Treviso Mario Conte, che attacca: “Il governo non può fare lo scaricabarile con gli enti locali”. Una forma di autonomia insomma che non convince i sindaci, perchè per attuarla – spiega Conte – devono essere dati dal governo ai primi cittadini gli strumenti per mettere in atto i controlli richiestiLa volontà dei sindaci quindi è quella di proseguire quanto fatto in questi mesi : niente chiusure, ma azione di informazione nei confronti dei cittadini – Intervistati MARIO CONTE (Presidente Anci Veneto) (A cura di: Francesca Bozza)