28/04/2021 TREVISO – A Maggio a Treviso partiranno due corsi di LIS, Lingua dei segni, per operatori sanitari e amministratori comunali. Un progetto lungimirante che nasce dalla storia di Lisa e dalla battaglia della sua mamma. || La lingua dei segni entra nelle amministrazioni pubbliche, nelle cooperative sociali, nelle scuole. Tutto nasce con Lisa, allora bimba oggi adolescente che oggi frequenta la prima media. La mamma per anni ha bussato a tante poorte senza mai arrendersi, cercando di colmare per quanto possibile il gap che c’è tra la figlia e il mondo esterno, sapendo che l’unico modo sarebbe stato quello di rendere più diffusa la lingua dei segni. Lo spunto parte da lei poi arriva il sì dell’Ulss che crede nel progetto. Nelle partita entrano provvediatorato agli studi, conferenza dei sindaci e Ascopiave nche materialmente finanzia il progetto: due corsi di lingua dei segni per operatori sanitari, dipendenti delle cooperative e pubblica amministrazione. L’intento è quello di dare a questi ragazzi, 135 nel trevigiano, 10 nello specifico seguiti con la lingua dei segni, uno strumento in più per comunicare, una grande battaglia di civiltà. I corsi sono realizzati in collaborazione con l’università Ca Foscari di Venezia. – Intervistati RAFFAELLA BUZZIOL, PAOLA ROMA (PRES. CONFERENZA DEI SINDACI ULSS2) (Servizio di Anna De Roberto)


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