BELLUNO – Covid-19: nel Bellunese continuano a crescere i casi di positività emergente. “Un grande impegno sul quale stiamo mettendo le nostre migliori energie” dice il direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss Dolomiti, Sandro Cinquetti che analizza anche il contenuto del nuovo Dpcm. || Un Dpcm volto a ridurre le occasioni di contagio da un lato, dall’altro a sensibilizzare i cittadini su una situazione che richiede massima attenzione. Sandro Cinquetti, direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss Dolomiti, analizza il documento che a tutti gli effetti segue il protocollo che l’azienda sanitaria – di concerto con i sindaci e la Prefettura – ha messo in atto per contrastare il focolaio sempre attivo in Cadore, Comelico e Ampezzano.Nel Bellunese d’altronde, da una casistica limitata a 5/6- 10 casi al giorno con positività emergente, i contagi sono sei volte tanto. “Un grande impegno sul quale stiamo mettendo le nostre migliori energie” afferma il dottor Cinquetti che conferma le difficoltà delle ultime settimane per la presa in carico dei positivi e dei contatti stretti.L’età del contagio sta rientrando nel range osservato durante il lockdown soprattutto per i casi con sintomatologia più impegnativa. La situazione non è drammatica – osserva il dottor Cinquetti – pur se nelle case di riposo la condizione di fragilità è oggettiva e sta mettendo a dura prova le struttureNel sito dell’Ulss Dolomiti sono state indicate le indicazioni per la quarantena e l’isolamento dei soggetti positivi al virus – Intervistati SANDRO CINQUETTI (DIRETTORE DIP. PREVENZIONE ULSS DOLOMITI) (A cura di: Tiziana Bolognani)