BELLUNO – Chiusure anti assembramento di vie e piazze: smussata la norma che vedeva in prima linea i sindaci tutti sugli scudi, da Nord a Sud. ‘Smussato’ il testo del Dpcm. Il Viminale rassicura: “Le eventuali decisioni saranno assunte con i Prefetti nei comitati provinciali per l’ordine pubblico”. “Il principio può essere giusto – afferma il sindaco di Belluno Massaro – ma dobbiamo avere strumenti adeguati”. || Il giallo è durato una notte e la notte ha portato consiglio. Dal testo illustrato ieri sera dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte è sparito il riferimento ai sindaci a cui in bozza era stata data la piena e totale responsabilità di inasprire le norme anti assembramento chiudendo vie e piazze delle proprie città. Il Viminale stamani ha chiarito: “Con i Prefetti e nei Comitati provinciali per l’ordine pubblico si potranno valutare i casi particolarmente delicati”. La levata di scudi dei primi cittadini rappresentati da Anci ha sortito l’effetto sperato. “Non ci siamo mai sottratti alle nostre responsabilità e per mesi abbiamo chiesto autonomia di spesa e assunzioni fondamentali: con quella norma ci imponevano di fare i chirurghi armati di cacciavite e cartavetrata” afferma Massaro che comunque osserva l’impennata dei contagi in città.Gravissima la sofferenza con gli ospiti delle case di riposo nelle quali ad essere contagiati sono principalmente gli operatori. Stamattina la Sersa di Belluno ha accolto 7 anziani trasferiti dalla casa di riposo di Ponte nelle Alpi. “Se i contagi aumenteranno – osserva Massaro – entreremo in crisi”. – Intervistati JACOPO MASSARO (SINDACO DI BELLUNO) (A cura di: Tiziana Bolognani)


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