MESTRE – “La povertà è aumentata con il virus”. Don Gianni Antoniazzi, parroco di Carpenedo, da sempre impegnato sul territorio per assistere i più fragili, analizza le “nuove povertà” emerse nell’ultimo periodo, tra Venezia e Mestre || Giornata mondiale contro la povertà, il rapporto della caritas, parla di un’incidenza da maggio a settembre dei “nuovi poveri”, per effetto dell’emergenza covid, passata da 31% al 45% su scala nazionale, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Aumento che viene rilevato anche dalle associazioni attive sul territorio veneziano, rivolte ai più fragili. Non si parla di numeri ma di tendenza preoccupante, di famiglie del posto che faticano a mettere insieme il pranzo con la cena.E’ lo strascico del lock down e del cambiamento generato dall’emergenza sanitaria. tra le persone a rischio – rileva il parroco di Carpenedo – i lavoratori stagionali o i precari del settore turistico, che quest’anno so sono trovati senza lavoro. Per loro è stata organizzata una raccolta di generi alimentari, davanti ai suermercati, che saranno distribuiti nei centri del Don Vecchi. nuove povertà che si allineano alle fasi tracciate dal Covid, quelle che analizza Don Gianni Antoniazzi, presidente dell’associazione Carpinetum, da sempre impegnata in iniziative solidali, come la costruzione del centro di raccolta e distribuzione di generi alimentari, e non solo, per persone bisognose. Dapprima a soffrirne sono stati gli extracomunitari, poi, nei mesi estivi la carenza di lavoro, ha fatto si che il fenomeno della povertà si diffondesse anche tra le persone del posto. – Intervistati DON GIANNI ANTONIAZZI (Parroco di Carpenedo) (A cura di: Luisa Bertini)


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