27/03/2021 TREVISO – La prospettiva di un aprile tra il rosso e l’arancione atterrisce ristoratori e commercianti trevigiani. Tra loro, in molti alzano i toni della protesta. “Dobbiamo evitare una guerra” || Si alzano i toni tra molti commercianti e ristoratori trevigiani. La prosepttiva di un aprile tra il rosso e l’arancione, preannunciata dal Governo, è l’ennesima doccia gelata e quello di Veneto Imprese Unite è un messaggio duro, di fronte a un decreto Sostegno ritenuto gravemente insufficiente. “Siamo pronti a una nuova mobilitazione. Si dice che siamo in guerra, ma questa guerra dobbiamo evitarla”, dice Andrea Penzo Aiello, presidente di Veneto Imprese Uniti.Per Casartigiani quello di aprile sarà un altro mese senza incassi “devastante” per tutti i servizi alla persona. Per il presidente Vincenzo Dal Zilio: “I saloni di parrucchieri in particolare sono luoghi sicuri”. Tenerli chiusi favorisce l’abusivismo.Di “apnea” parla l’Ascom con Federico Capraro, che scatta una fotografia impietosa.Per questo, una nuova iniezione di liquidità è urgente – dice Capraro.Vede una nota positiva – per lo meno dal punto di vista occupazionale – la Confartigianato con Vendemiano Sartor. L’estensione della cassa integrazione di settore per 40 settimane, anzichè le 28 previste, mette al riparo fino a ottobre circa 6400 lavoratori solo nella Marca. L’Ente Bilaterale – assicura Sartor – è già al lavoro. E guarda già a ottobre e allo sblocco dei licenziamenti Confindustria, per cui bisogna fin da ora creare alternative e pensare a eventuali incentivi, come afferma anche Alessandra Polin di Assindustria Veneto Centro. – Intervistati ANDREA PENZO AIELLO (Presidente Veneto Imprese Unite), FEDERICO CAPRARO (Presidente Ascom Treviso), ALESSANDRA POLIN (Assindustria Veneto Centro) (Servizio di Cristian Arboit)