CHIOGGIA – Il Sindaco di Chioggia, Alessandro Ferro, ha firmato in mattinata lo stato di crisi per i danni – non ancora quantificabili – del fenomeno di maltempo eccezionale che ieri ha colpito la città || Una devastazione quella vissuta da Chioggia, che si rimbocca le maniche e inizia la conta dei danni. Fortunatamente nessun danno a persone, anche se il bilancio, non ancora quantificabile in numeri, sarà pesante. Un sopralluogo del primo cittadino che ha visitato i luoghi più colpiti dall’allagamento che nella mattinata di giovedì ha mandato la cittadina sott’acqua e Sottomarina in ginocchio colpita anche da una tromba d’aria. Il sindaco Alessandro Ferro ha firmato stamane lo stato di crisi. Oltre al vento di bora che in zona san Giovanni e a ridosso della bocca di porto di Chioggia ha spazzato via ogni cosa: dalle lapidi del cimitero alle tettoie come quella del bar della stazione, o del magazzino del campo sportivo la cui copertura è volata in strada, o chioschi scoperchiati negli stabilimenti balneari. Nonostante il “baby mose” abbia funzionato regolarmente, la combinazione di marea e acqua piovana scesa in gran quantità in poco tempo, ha portato comunque ad allagamenti importanti nelle zone del centro. Basti pensare che che corso del Popolo era allagato come alcune calli di Chioggia, il Lungomare, piazza Todaro, la Tombola. Il tutto perché non si riusciva a far defluire l’acqua piovana. Concause che insieme hanno dato vita ad uno scenario eccezionale. E il sindaco chiederà venga indetto un tavolo tecnico con gli enti competenti, con il Provveditorato alle opere pubbliche del triveneto, il Consorzio Venezia Nuova e con la ditta incaricata al sollevamento delle paratoie, per poter gestire al meglio le prossime emergenze. Vigili del fuoco all’opera da ieri per mettere in sicurezza e transennare le aree non ancora a posto. Intanto alla conta dei danni odierni si aggiunge ad un dato di fatto che viene sottolineato dal primo cittadino, «senza voler polemizzare», ci tiene a ribadire: «i risarcimenti per l’acqua alta dello scorso 12 novembre devono ancora arrivare». – Intervistati ALESSANDRO FERRO (Sindaco di Chioggia) (A cura di: Luisa Bertini)


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