23/03/2021 MOGLIANO VENETO – Venti i fendenti che hanno raggiunto la ragazza, i primi testimoni accorsi sul posto hanno visto il ragazzo, mentre la colpiva. I carabinieri non escludono alcuna pista, anche se la rapina non convince. || Ha continuato ad accanirsi contro Marta anche quando sul luogo dell’aggressione si sono fermati due operai veneziani, di passaggio, a bordo di un furgone, il 15enne arrestato per la brutale aggressione di via Marignana, dov’era giunto in bicicletta. Il ragazzo è stato visto, dunque, colpire la 26enne. Ad allertare i carabinieri, proprio i due passanti che nel frattempo hanno impedito che il minorenne si defilasse.Nel fossato sono finiti entrambi, la ragazza l’ha trascinato con sé, ha tentato di difendersi tanto che anche il suo aggressore ha riportato delle ferite. Con sé Marta aveva a malapena lo smartphone e gli auricolari, la pista di un’aggressione a scopo di rapina viene approfondita, ma non spiega molti aspetti, a cominciare dall’efferatezza del gesto. E dal numero dei fendenti.I due, ribadiscono i carabinieri, non risulta si conoscessero. Ma cosa può aver scatenato tanta furia? Verrebbe da pensare a un interessamento del ragazzo per Marta, ma conferme al momento non ce ne sono. L’arma, un coltello da cucina, è stata recuperata nel fossato, Il 15enne non ha precedenti, di fronte ai carabinieri non ha dato nessuna spiegazione. La Procura dei Minori di Venezia, titolare dell’inchiesta, gli contesta il tentato omicidio. Assistito dall’avvocato Matteo Scussat del Foro di Venezia, il ragazzo sarà sentito dal magistrato al quale dovrà spiegare perché l’aggressione, perché tanta violenza, perché Marta. – Intervistati ERMANNO LUIGI MAGISTRIS (Com. Compagnia Carabinieri Treviso) (Servizio di Lina Paronetto)