23/03/2021 MOGLIANO VENETO – Anche gli amici di Marta non credono alla rapina. Oggi, sul luogo dell’aggressione, hanno lasciato un lenzuolo bianco con la scritta: “Siamo con te”. Ma per la ragazza l’abbraccio è collettivo, anche via social. || Arrivano poco dopo mezzogiorno, gli amici di Marta, sul luogo dell’aggressione. Di fronte al punto in cui la 26enne è stata accoltellata, stendono un lenzuolo bianco con un messaggio di incoraggiamento per l’amica, gravissima in ospedale. “Forza Marta, siamo con te”, la scritta, decorata con un cuore rosso. Non li convince la tesi della rapina, che senso ha aggredire qualcuno che esce di casa per andare a correre portandosi a malapena le chiavi e il telefono? I due giovani, sussurrano, dovevano conoscersi per forza. Sul luogo dell’aggressione arriva Andrea, 23 anni, che conosce entrambi. E ricorda il 15enne come un ragazzino solare, “a posto”. E Marta come una ragazza gentile, generosa, sempre sorridente. Attorno a Marta, già studentessa universitaria a Padova, con esperienza in Irlanda e Spagna, si è creato un moto vastissimo di solidarietà, che ha superato i confini della Marca e del Veneto. Sui social messaggi di incoraggiamento a tutti i livelli, anche da leader politici nazionali come Matteo Salvini. E l’incitazione a non mollare. Don Paolo Pigozzo, già parroco a Marocco, ora alla Chiesa Votiva, amico di famiglia, ha inviato un messaggio di solidarietà ai genitori e l’impegno a ricordare Marta nella prghiera. – Intervistati DON PAOLO PIGOZZO (AL TELEFONO) (Servizio di Lina Paronetto)