20/03/2021 VENEZIA – Il campanile di San Marco si è illuminato con i nomi delle vittime innocenti di mafia, in occasione della giornata che le commemora. Un’iniziativa per ribadire i forti pericoli d’infiltrazione della criminalità organizzata in Veneto. || Sono le sette di sera quando i nomi delle vittime innocenti della mafia iniziano a scorrere sulla parete del campanile di San Marco. La 26^ edizione della “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie” organizzata dall’associazione “Libera Contro le mafie” è anche un occasione per ricordare a tutti che il Veneto e il veneziano non sono immuni dal cancro della criminalità organizzata. Un concetto ribadito anche dal prefetto di Venezia Vittorio Zappalorto: si tratta di un fenomeno che non solo esiste, ma si sta aggravando con la debolezza attuale del sistema economico. Una debolezza che rafforza le possibilità d’inserimento delle mafie, peraltro già in atto da tempo, nel tessuto produttivo del nord-est. Una lettura dei fatti confermata dai rappresentanti locali di Cgil,Cisl e Uil che hanno inivitato le isitituzioni a non abbassare la guardia in questo delicato momento. – Intervistati BEATRICE CANAL (REFERENTE “LIBERA” VENEZIA), VITTORIO ZAPPALORTO (PREFETTO DI VENEZIA), UGO AGIOLLO (SEGRETARIO GENERALE CGIL VENEZIA), PAOLO BIZZOTTO (SEGRETARIO GENERALE CISL VENEZIA), MAURO DI MATTEO (UIL) (Servizio di Filippo Fois)