TREVIGNANO – Una vera e propria invasione di mosche tutti i giorni dell’anno. La causa è l’impianto di compostaggio di Trevignano. La denuncia di una residente || Cecilia, mamma di due bimbi ormai da oltre un anno sta combattendo perché la sua casa è invasa dalle mosche. La sua abitazione, una villetta a Trevignano è la più vicina all’impianto di compostaggio del paese. Odori nauseabondi, folate che costringono la donna a tendere chiuse le finestre. Ma questo non è l’unico problema. All’interno e all’esterno della casa ogni giorno c’è una vera invasione di mosche. La situazione è grave spiega, non riesco a capire quante mosche mi servono perché mi venga dichiarata l’emergenza sanitaria. La donna poi ci mostra le foto dei pannelli attrattivi che le sono stati sistemati attorno a casa. ‘’Quello dietro l’abitazione, continua, è vuoto, quelli davanti e i due che si trovano di fronte all’impianto sono pieni’’. Non sono serviti gli esposti presentati, le denunce alle autorità, le proteste. Faldoni di documenti, di verbali, di lettere. Ma fino ad oggi nessuna soluzione: ‘’ mi hanno solo proposto di andare via un mese o addirittura un anno fino a quando non sistemavano le cose. Ma questo per me è impossibile, non posso trasferirmi così su due piedi’’. E’ esasperata mamma Cecilia, ormai non riesce vedere nessuna via di uscita. ‘’ Da mamma, io sto chiedendo aiuto ci racconta. Io non posso continuare a vivere così, è sporco, non è dignitoso, è disumano: ovunque tocchiamo, sia che io che i bambini, ci sono escrementi di mosca, dai lampadari alle maniglie, dalla cucina al salotto, sia dentro che fuori la nostra casa’’. Da quando l’impianto ha riaperto la loro vita per noi è stata un inferno: ” se non mi ascolteranno andrò a bloccare l’impianto o mi incatenerò davanti al comune. Questa per noi non è più vita’’. ‘’Io mi fido della giustizia e spero di poter parlare quanto prima con un giudice, io termina mamma Cecilia non ho nulla da perdere’’. – Intervistati CECILIA SANTAGATA (A cura di: Daniela Sitzia)