29/12/2025 AGORDO – In Agordino, sul Monte Framònt, proseguono, finora senza esito alcuno, le ricerche della donna che sabato mattina ha lanciato una richiesta d’aiuto dal suo tablet. In campo droni, elicotteri e squadre a terra mentre si insinua una ipotesi tanto grave quanto inquietante. || Non ci si può nemmeno pensare all’ipotesi che dietro alle due chiamate al 112 di quella donna, alle 11 e poco più di sabato scorso, che riferiva con tono concitato di essere scivolata vicino al sentiero, di essere illesa ma di non riuscire a muoversi, possa celarsi uno scherzo. Localizzata in un cono che va dalla Valle di San Lucano alla Moiazza, in faccia al Framont, la telefonata eseguita da un tablet senza scheda telefonica non ha permesso alcun contatto di verifica e le generalità declinate ai carabinieri, finora non hanno trovato corrispondenze. Soccorso alpino, Guardia di Finanza, Carabinieri, Vigili del Fuoco: almeno una cinquantina di persone si sono alternate nelle ultime 48 ore nell’area indicata dalla donna, cioè sotto la croce del Framont.In campo tecnologie di ultimissima generazione: termocamere montate su droni e sugli elicotteri dell’Aeronautica militare, così come altri strumenti per l’individuazione di apparati telefonici. Parallelamente le indagini di polizia stanno cercando di individuare le generalità corrette della donna di 65 anni, visto che quelle dichiarate presentano incongruenze che non aiutano nemmeno a rintracciare qualche familiare. C’è da dire, però, che a più di 48 ore dalla richiesta di aiuto, fino ad ora nessuno ha sporto alcuna denuncia di scomparsa. E quindi il mistero resto fitto. – Intervistati DIMITRI DE GOL (VICE DELEGATO CNSAS DOLOMITI BELLUNESI) (Servizio di Tiziana Bolognani)

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