22/12/2025 VENEZIA – Cgil, Cisl e Uil sono pronti alla mobilitazione del personale del Mose se dal Governo non arriveranno i fondi necessari. Oggi una riunione all’Autorità per la Laguna per fare il punto della situazione. || A Venezia, i finanziamenti per il completamento del Mose e il suo funzionamento rimangono un nervo scoperto. Incontrando i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, il Presidente dell’Autorità per la Laguna, Roberto Rossetto ha detto di essere costantemente in contatto col Ministero delle Infrastrutture e con il Ministro Matteo Salvini, che si sta impegnando personalmente – ha aggiunto Rossetto – per risolvere il problema. All’appello mancano complessivamente 85 milioni di euro. Il congelamento dei fondi da parte del Governo è tale – secondo le previsioni più pessimiste – da mettere addirittura in forse il funzionamento futuro del Mose. La protesta ha unito sindacati e imprese. Il senatore dem Andrea Martella ha presentato un’interrogazione ai ministri Salvini e Giorgetti. Cgil, Cisl e Uil si riservano di indire lo stato di agitazione del personale se non ci saranno risposte entro i tempi definiti.Nell’incontro con i sindacati, Rossetto ha anche annunciato che su indicazione del MIT è in via di predisposizione un atto di indirizzo che consenta al commissario liquidatore del Consorzio Venezia Nuova, Massimo Miani, di costituire una nuova società per la gestione del Mose, società che sarà successivamente acquisita dall’Autorità per la Laguna, e ne diventerà la società in house.Il Presidente Rossetto ha infine aggiunto che a giugno sarà effettuato il collaudo funzionale del MOSE e a settembre l’opera passerà sotto la piena competenza dell’Autorità, nel rispetto complessivo dei tempi che ci si era imposti. – Intervistati DANIELE GIORDANO (SEGRETARIO GENERALE CGIL VENEZIA) (Servizio di Filippo Fois)
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