13/03/2021 TREVISO – Centralini in tilt al Centro della Famiglia di Treviso. Lo stop alla scuola in presenza riporta le famiglie nel caos vissuto un anno fa, per alcuni è anche peggio. Da definire i temi del congedo e del bonus baby sitter. || Catapultate indietro di un anno, le famiglie tornano a brancolare nel buio e a far fronte a una valanga di problemi operativi. Anzi, se a marzo 2020 il lockdown generale – anche delle fabbriche – aveva tenuto a casa tanti genitori, stavolta in molti lavorano.Bene quindi i congedi Covid, preannunciati dal premier Draghi, ma l’impressione è di una distanza abissale tra teoria e pratica. “Rischia di penalizzare ancora una volta le donne”, afferma il direttore del Centro della Famiglia Adriano Bordignon. Non solo congedi, a non essere definiti sono anche i contorni del bonus baby sitter, altra questione pressante che investe già magri bilanci familiari.I nodi da sciogliere non riguardano solo la cura dei figli ma anche l’efficacia della famigerata didattica a distanza. Proprio per questo, il Centro della Famiglia ribadisce la linea: sulle lezioni fisiche non si doveva tornare indietro, soprattutto per i più piccoli. – Intervistati ADRIANO BORDIGNON (Direttore del Centro della Famiglia Treviso) (Servizio di Cristian Arboit)


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