15/12/2025 FONTANIVA – Seguito con una mountain bike e poi ucciso con proiettili di fabbricazione artigianale. Da sabato è in carcere a Padova il presunto omicida di Fatos Cenaj, l’ex guardia carceraria albanese colpita a morte nelle campagne di Fontaniva lo scorso giugno. Si tratta di un uomo di 45 anni, vicino di casa della vittima. Domani in carcere l’interrogatorio di convalida del fermo || Liti per l’abbaiare del cane o per il posizionamento di una fioriera. Sarebbero questi i motivi che avrebbero spinto Moreno Violetto di Fontaniva, 45 anni, operaio incensurato, a uccidere con un’arma da sparo e proiettili di fabbricazione artigianale Fatos Cenaj. 58 anni, l’ex guardia carceraria albanese era stata colpita alla testa l’8 giugno, una domenica mattina, mentre andava al lavoro nel maneggio vicino a casa con una bici a tre ruote. Trovato da alcuni guardiapesca, Fatos Cenaj sarebbe morto in pochi giorni. Un omicidio inspiegabile, una sospetta esecuzione che grazie al lavoro di indagine certosino condotto dai carabinieri del reparto operativo di Padova e della compagnia di Cittadella adesso ha un presunto colpevole. Le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona avevano infatti restituito i fotogrammi di un ciclista particolare: un uomo in mountain bike, con occhiali da sole, casco e maschera respiratore che percorreva lo stesso tragitto di Fatos Cenaj. Cercando di ricostruire la possibile catena d’acquisto del materiale, i carabinieri sono riusciti a risalire al compratore che su un noto sito online aveva acquistato il materiale, il colore per camuffare la bici, manicotti per le braccia con disegni che riproducevano finti tatuaggi ma anche materiale per costruire parti di armi da fuoco e ogive in modo artigianale. Nel capannone dell’uomo, rivelatosi il vicino di casa di Fatos Cenaj con cui i rapporti erano tesi, a luglio i carabinieri hanno eseguito una perquisizione. Grazie ai riscontri dei Ris di Parma, la polvere da sparo trovata sulla bici del killer e quella sul corpo della vittima sono risultate le stesse, nel cellulare anche video tutorial per costruire armi artigianali. Elementi che hanno condotto il giudice per le indagini preliminari a emettere un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico del 45enne. – Intervistati Col. SIMONE PACIONI (Comandante Provinciale Carabinieri di Padova) (Servizio di Valentina Visentin)
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