11/12/2025 BELLUNO – La Corte dei Conti del Veneto accende un faro sui conti del Comune di Belluno. Nel mirino, ancora una volta, la scarsa capacità di riscossione dei tributi e la gestione delle società partecipate in perdita. Nessuna irregolarità grave, precisa la Corte, ma diverse criticità che potrebbero pesare sull’equilibrio finanziario dell’ente. || La Corte dei Conti del Veneto ha concluso l’esame sul bilancio di previsione 2023-2025 e sul rendiconto 2023 del Comune di Belluno e scatta un campanello d’allarme. Una precisazione doverosa in premessa: i conti di Palazzo Rosso sono in ordine e la Corte è puntuale nel suo ruolo. Le criticità principali evidenziate nel documento sono quattro: bassa riscossione dei tributi legati al contrasto all’evasione, accumulo di residui attivi e passivi, perdite nelle società partecipatee crescita delle riserve negative per beni indisponibili. Sulla riscossione, la Corte segnala un problema già evidenziato nel 2022 e tornato anche nel 2023, quando i residui attivi— cioè le somme ancora da incassare — hanno raggiunto i 9 milioni di euro, di cui quasi 5 per tributi e oltre 3 per sanzioni e irregolarità. Una situazione che, avverte la magistratura, rischia di ritardare l’arrivo delle risorse necessarie a sostenere le spese del Comune. (Servizio di Tiziana Bolognani)


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