10/12/2025 TORRI DI QUARTESOLO – L’autopsia sulla morte di Diana Canevarolo cambia la direzione delle indagini: la ferita al cranio e un segno sospetto sul collo non sono compatibili con una caduta dall’alto. E’ un giallo || Il giallo di Torri si infittisce. L’autopsia eseguita su Diana Canevarolo, 49 anni, non lascia dubbi: una lesione nella parte sinistra e bassa del cranio, non compatibile con una caduta dall’alto, e un segno sul collo. Inquietante. Elementi che spingono gli inquirenti del questore Francesco Zerilli a indagare in più direzioni. Un’agressione? Tutto può essere. -L’avvocato Cesare Dal Maso, legale della famiglia, con i cronisti afferma:-e poi il penalista vicentino aggiunge:-Dunque Diana non è caduta dall’alto. Più verosimile che fosse seduta sulla panchina del cortile, e lì sia stata raggiunta da qualcuno. E’ stata poi colpita? Una dinamica ancora tutta da ricostruire, ma che apre scenari misteriosi. E mentre la Squadra Mobile di Vicenza lavora su più indizi, i familiari sono decisi. Nicolò, il figlio 18enne: “Mia mamma non è caduta. L’hanno colpita. L’ho trovata piena di sangue, non respirava. Ho provato a rianimarla. È stato terribile”. Il compagno, Vincenzo: “Diana non usciva mai a caso. Quella notte qualcuno l’ha aspettata. Noi abbiamo sentito rumori nei giorni scorsi. È impossibile pensare sia stato un incidente”. Ora gli investigatori cercano risposte a tre domande decisive: chi era con Diana? Perché è stata colpita? E cosa è successo nei pochi minuti tra la sua uscita di casa e il ritrovamento in quella chiazza di sangue alle 5.30 del mattino? Un giallo, appunto. – Intervistati Cesare Dal Maso (Avvocato della famiglia) (Servizio di Ivano Tolettini)


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