01/12/2025 TREVISO – L’elenco del Mit sugli Autovelox è definito, ma la certezza giuridica ancora no: tra norme incompiute e dispositivi accesi, resta aperta la questione dell’effettiva validità delle sanzioni.Nel frattempo il Presidente di Anci Veneto Mario Conte afferma: «bene il censimento autovelox, ma serve una norma chiara. Gli autovelox sono strumenti di sicurezza, non per “fare cassa”, i proventi delle multe sono vincolati alla sicurezza stradale». || 439 autovelox in Veneto, 55 quelli ufficialmente censiti nella Marca nell’elenco del Ministero delle Infrastrutture, tra postazioni fisse e dispositivi mobili distribuiti in 34 Comuni. L’elenco chiude il censimento avviato, ma non fa ancora chiarezza, dopo la lunga battaglia legale sulla distinzione tra “approvazione” e “omologazione” delle apparecchiature, nodo da cui dipende la validità delle multe. Le postazioni sono ora ufficiali, ma non ancora definitivamente autorizzate a emettere sanzioni senza rischi di ricorsi. Basterebbe approvare una legge, ribadisce Rapicavoli. l territorio più sorvegliato è il capoluogo, unico dove i rilevatori non sono mai stati spenti, con quattro dispositivi attivi. Quelli in tangenziale. Seguono Mogliano e l’Unione Marca Occidentale con tre dispositivi ciascuno. Una cosa è certa: gli autovelox, se correttamente utilizzati, sono uno strumento fondamentale per ridurre la velocità e aumentare la sicurezza sulle strade. – Intervistati CARLO RAPICAVOLI (Dir. Anci Veneto) (Servizio di Nicola Marcato)


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