01/12/2025 VENEZIA – Bergamo, Cacciari, Orsoni e Costa: «Alla Fenice ignorate le regole dei grandi teatri. E ora il conto lo paga Venezia. Si faccia una nuova nomina», l’appello. || Così Paolo Costa ex sindaco di Venezia intervenuto con Ugo Bergamo, Massimo Cacciari e Giorgio Orsoni, a loro volta già primi cittadini di Venezia, sulla crisi della Fenice. La soluzione? «Si riparta da capo», dicono insieme. In una lettera, puntano il dito contro la dirigenza del Teatro: la nomina “d’imperio” di Beatrice Venezi a direttore musicale avrebbe rotto regole consolidate e prassi che tutti i grandi teatri rispettano. Per gli ex primi cittadini, è stata ignorata la procedura minima: mettere direttore e orchestra nelle condizioni di lavorare insieme prima di decidere. Errore che dicono, ha inevitabilmente scatenato la reazione di orchestra e coro, impegnati a difendere l’unica cosa che conta: la qualità artistica. «Questa crisi nasce lì, da una forzatura che nessuna copertura politica può sanare: né quella del Consiglio di indirizzo, né quella del ministro Giuli», scrivono. E Paolo Costa, particolarmente legato alla Fenice perché dopo l’incendio del ‘96 che la distrusse, successivamente si occupò della sua ricostruzione in qualità di Commissario Delegato, si appella a evitare prove di forza: «Venezia non può permettersi un teatro in guerra con se stesso», conclude. – Intervistati PAOLO COSTA – EX SINDACO DI VENEZIA (AL TELEFONO ) (Servizio di Annamaria Parisi)


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