VENEZIA – Per la seconda volta si sono sollevate questa mattina, verso le 8.30, le 78 paratoie gialle del Mose. Viste le condizioni meteo particolarmente avverse, quello odierno può essere considerato il primo “stress test” della grande opera. E domani, il Centro Maree del Comune di Venezia ha previsto ancora acqua alta a una quota massima di 130 centimetri sul Medio mare: il Mose potrebbe tornare in azione. || Il Mose c’è, funziona e salva ancora Venezia dall’acqua alta. Il centro storico, le isole, Piazza San Marco e la sua Basilica restano così magicamente all’asciutto. Quello di stamani può considerarsi il primo vero “stress test” dell’opera visto che, a differenza della “prova generale” del 3 ottobre scorso, stavolta le barriere gialle sono affiorate dalla laguna in condizioni meteo avverse. In particolare a Chioggia soffiava un forte vento di bora. A Venezia, verso le 10.45, era prevista una quota di marea di 135 centimetri sul medio mare. Invece alle 8.30 si sono sollevate le 78 paratoie gialle e hanno tenuto l’acqua della laguna a una quota di non più 60 centimetri, mentre in mare aperto la marea cresceva e superava i 130 centimetri sul medio mare. La soddisfazione del sindaco Brugnaro.In cabina di controllo questa mattina il commissario del Mose Elisabetta Spiz e il provveditore Cinzia Zincone.E  domani, venerdì, potrebbe essere un’altra giornata difficile per Venezia: ancora acqua alta: inizialmente le previsioni davano una quota massima di 120 centimetri sul medio mare. Poi, visto il peggioramento delle condizioni meteo in arrivo, il Centro Maree del Comune di Venezia ha aggiornata una previsione di 130 centimetri per le ore 11, quota dalla quale il Mose potrebbe tornare in azione. – Intervistati LUIGI BRUGNARO (SINDACO DI VENEZIA) (A cura di: Lorenzo Mayer)


videoid(QsGTnGWvPqo)finevideoid-categoria(a3venezia)finecategoria