23/11/2025 TREVISO – Il 25 novembre si celebra la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne. La fotografia scattata dal centro antiviolenza Telefono Rosa di Treviso che punta l’attenzione su un aspetto particolare || I tanti volti della violenza sulle donne, donne che spesso sono madri e così i loro figli diventano a loro volta vittime silenziose. E spesso i bambini vengono usati come arma di ricatto da parte dell’autore di queste violenze. «Il rischio, spiega Di Bartolo, è che queste donne che magari per anni sono state vittime di violenze e che per tutta una serie di ragioni non avevano trovato prima il coraggio di denunciare non vengano considerate delle buone madri».Il centro antiviolenza Telefono Rosa di Treviso nel 2025 ha preso in carico 160 donne, più del doppio i contatti. Maltrattamenti fisici, psicologici ma anche la forma più subdola di violenza economica messi in atto da mariti, compagni, ma anche padri, fratelli nonni. E sempre più spesso le prime forme di violenza si registrano tra i giovani, tra i banchi di scuola, nei primi rapporti sentimentali. E quando la ragazza non riesce a dare un nome a questi comportamenti, ci pensano i genitori o gli stessi insegnanti a contattare i centri antiviolenza – Intervistati STELLA DI BARTOLO (Presidente Centro Antiviolenza Telefono Rosa Treviso) (Servizio di Francesca Bozza)
Questo contenuto audiovisivo è di proprietà esclusiva di Medianordest. È vietato l’utilizzo, la distribuzione, la riproduzione, o qualsiasi altra forma di elaborazione o condivisione del materiale senza previa autorizzazione scritta da parte di Medianordest.videoid(f5YKwKTi32A)finevideoid-categoria(a3treviso)finecategoria