19/11/2025 BORGO VALBELLUNA – Crisi nera alla Ceramica Dolomite di Borgo Valbelluna. A poco più di tre anni dal salvataggio dell’azienda risorta dalle ceneri dell’ex Ideal Standard, i conti sono pesantemente in rosso. Dichiarati 80 esuberi. Oggi giornata di assemblee con i lavoratori. || Alla prova del nove, pure le élite dell’industria veneta, autorappresentate come i garanti della rinascita del patrimonio industriale della Ceramica Dolomite, hanno bucato i loro piani. In poco più di 3 anni dal rilancio dello storico stabilimento di Borgo Valbelluna, gli scricchiolii hanno aperto voragini e oggi la situazione è davvero di crisi dichiarata. Al capezzale della Ceramica c’è Maurizio Castro, indicato al tavolo ministeriale la scorsa settimana per la riorganizzazione aziendale che non può prescindere dalla ristrutturazione dell’azienda.Assieme ai lavoratori, le organizzazioni sindacali hanno già deciso una giornata di sciopero per il prossimo 27 novembre nel giorno in cui è prevista la riunione del consiglio d’amministrazione della Ceramica Dolomite.Da maggio 2022 in poi alla Ceramica si sono susseguiti 5 amministratori delegati e altrettanti responsabili commerciali, e questo la dice lunga a fronte della missione di responsabilità assunta per il rilancio dell’azienda e soprattutto dello storico marchio. Ad oggi solo Rossi Luciani con l’omonima finanziaria e Del Vecchio con Delfin hanno intenzione di andare avanti mentre, pur restando nella cordata, non avrebbero manifestatto la volontà di iniettare capitali nè Marchi nè Zago rispettivamente di Banca Finint e di Za-Fin. – Intervistati GIAMPIERO MARRA FILCTEM CGIL BELLUNO (AL TELEFONO), STEFANO ZANON FEMCA CISL BELLUNO TREVISO (AL TELEFONO) (Servizio di Tiziana Bolognani)

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