13/11/2025 BELLUNO – E’ in rosso il bilancio del Museo Fulcis di Belluno, ma non è una novità visto che tutti i musei, perfino i templi della cultura mondiale navigano in acque agitate. Il tema ha acceso il dibattito in città in vista delle decisioni di Palazzo Rosso che si appresta a varare la sua manovra di bilancio. || Il Museo Fulcis di Belluno chiude l’ultimo bilancio con un passivo vicino ai 400 mila euro. Numeri che fanno discutere, ma che non dovrebbero sorprendere.Le grandi istituzioni museali, in Italia e nel mondo, raramente riescono a coprire i costi con i soli incassi e gli esempi non mancano: Metropolitan e Moma a New York, Louvre a Parigi, in Italia si salva solo il Colosseo. A Belluno, da qualche giorno, la presunta voragine dei conti del Museo Civico, ha aperto un dibattito non solo tra i cittadini ma anche e soprattutto fra chi siede in giunta, con il vice sindaco Paolo Gamba, attento ai rilievi squisitamente contabili, e l’assessore alla cultura Raffaele Addamiano che attribuisce al Covid gli esiti infausti ancora a carico del bilancio.Sul punto interviene Marco Perale, consigliere comunale d’opposizione, storico ed ex assessore alla cultura a Palazzo Rosso. “Il museo è un servizio, non un’azienda – precisa – e la sua funzione è culturale, educativa e sociale: non può e non deve essere profittevole”.Ma se la missione non è il guadagno, resta il problema delle risorse. A Belluno, secondo Perale, manca una strategia complessiva per la cultura.Tuttavia il Fulcis continua a rappresentare un punto di riferimento per la città e per i turisti, con mostre, laboratori e collaborazioni con galleristi privati. Un museo che senza dubbio costa, ma che può restituire valore alla comunità in altri modi: nella conoscenza, nella bellezza e nell’identità del territorio. – Intervistati MARCO PERALE CONSIGLIERE COMUNALE INSIEME PER BELLUNO BENE COMUNE (AL TELEFONO) (Servizio di Tiziana Bolognani)
Questo contenuto audiovisivo è di proprietà esclusiva di Medianordest. È vietato l’utilizzo, la distribuzione, la riproduzione, o qualsiasi altra forma di elaborazione o condivisione del materiale senza previa autorizzazione scritta da parte di Medianordest.