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MOGLIANO VENETO | SPARATORIA, FERMATO DAI CARABINIERI UN 30ENNE ALBANESE: «MI SONO DIFESO»

11/11/2025 MOGLIANO VENETO – La sparatoria di ieri sera a Mogliano Veneto. I Carabinieri hanno fermato un 30enne albanese residente a Mestre: sarebbe stato lui ad esplodere alcuni colpi con una pistola clandestina. Intanto è caccia agli altri tre uomini in fuga || C’è un fermato nelle indagini dei Carabinieri dopo la sparatoria di Mogliano. Si tratta di un 30enne albanese, domiciliato a Mestre, pregiudicato e irregolare sul territorio nazionale, ora in carcere a Santa Bona. Le accuse nei suoi confronti sono rissa, detenzione in luogo pubblico di arma da guerra, danneggiamenti di auto in sosta ed esplosione con arma da fuoco. Nelle scorse ore l’uomo ha incontrato in carcere il suo legale l’avvocato Mauro Serpico, «il mio assistito, dice, è ancora molto provato l’unica cosa che mi ha riferito è di essersi solo difeso». Il tutto si consuma nel tardo pomeriggio in un parcheggio a due passi dal Liceo Berto, a darsi appuntamento due gruppi formati ciascuno da tre uomini di nazionalità albanese. Ancora sconosciuti i motivi dell’incontro, come restano da chiarire le ragioni che hanno portato alla lite poi degenerata. Una delle fazioni estrae dei coltelli, due albanesi residenti nel veneziano vengono raggiunti all’addome, sono tuttora ricoverati in ospedale. Al Cà Foncello finisce anche il 30enne dimesso nelle ultime ore e trasferito in carcere. All’improvviso compare una pistola semiautomatica, un’arma clandestina modificata, priva di matricola, sarebbe stato proprio il 30enne ad impugnarla e, stando alle immagini delle telecamere, ad esplodere alcuni colpi. Le indagini continuano per individuare gli altri tre uomini ancora in fuga, anche questi di origine albanese e residenti fuori provincia. Proprio questo elemento fa pensare che Mogliano sia stata solo per puro caso scenario della rissa. Intanto è stata fissata per domani mattina alle 10:15 in carcere a Treviso l’udienza di convalida del fermo davanti alla dottoressa Piera De Stefani. Il 30enne potrebbe avvalersi della facoltà di non rispondere – Intervistati Col. MASSIMO RIBAUDO (Comandante Provinciale Carabinieri), MAURO SERPICO (Avvocato) (Servizio di Francesca Bozza)


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