08/11/2025 VENEZIA – La nave veneziana e veneta che soccorre i migranti nelle acque del Mediterraneo Centrale, è stata nuovamente fermata dalle autorità italiane per effetto del decreto Piantedosi. || . Ancora un fermo amministrativo per la nave veneziana e veneta “Mediterranea” di Luca Casarini e Beppe Caccia, impegnata per l’organizzazione non governativa Mediterranea Saving Humans,Dopo lo sbarco di 92 persone, di cui 31 minori non accompagnati, avvenuto martedì sera a Porto Empedocle di Agrigento, la nave Mediterranea è stata sottoposta a fermo amministrativo per presunta violazione del decreto Piantedosi, con l’accusa di «non aver raggiunto senza ritardo il porto di sbarco assegnato», in questo caso quello di Livorno. Una destinazione che, sottolinea la Ong, si trovava a quasi 1.200 chilometri di distanza e a oltre quattro giorni di navigazione dal luogo del soccorso.La decisione delle autorità è arrivata, spiega Mediterranea, nonostante «il medico di bordo e lo stesso Centro Internazionale Radio Medico Telemedicina, incaricato dalle autorità marittime, abbiano certificato che tutte le persone soccorse non erano in grado di affrontare altri tre giorni di navigazione». La nave, pronta a ripartire per una nuova missione di ricerca e salvataggio, resterà ora bloccata a Porto Empedocle. Non si conoscono ancora la durata della detenzione amministrativa né l’entità della sanzione.Sulla vicenda è intervenuto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che in un post su X ha rivendicato la misura, spiegandone le motivazioni: «Non aver consentito ai medici di visitare i migranti a bordo e non aver rispettato il porto di sbarco assegnato. Ecco perché è stata fermata la nave». Per gli attivisti di Mediterranea però le ragioni sono ben altre. (Servizio di Lorenzo Mayer)
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