04/11/2025 VENEZIA – Manifestanti di Gioventù Comunista fuori dall’Università schierati davati al cordone di Polizia in tenuta antisommossa. Il portavoce arrivato da Roma: «Doveroso contestare chi nega il genocidio in atto in Palestina» || La posizione è chiara, il portavoce di gioventù comunista, arrivato da Roma, si schiera con i ragazzi, bandiere e striscioni alla mano, davanti al cordone di polizia in tenuta antisommossa a interrompere l’avanzata, pacifica, verso l’Università, lì dove, dopo pochi minuti avrebbe preso parola l’ex deputato Emanuele Fiano. “Doveroso contestare chi nega il genocidio – dicono i manifestanti – Fiano si schiera così con il governo per un ddl liberticida”. Un disegno di legge depositato in Parlamento per punire presunti crimini di odio antisemita, ma dove – ribadiscono – la definizione di antisemitismo è molto interpretabile e non si può continuare a bollare come antisemita chiunque si mobiliti per la Palestina. Alla domanda a Fiano se per lui antisemitismo e antisionismo siano la medesima cosa, a risposta affermativa gioventù comunista rincara. All’accusa di aver, di fatto, zittito, un ex parlamentare per le sue posizioni. I manifestanti ribadiscono il diritto di contestazione. – Intervistati PAOLO SPENA (Segretario Nazionale Gioventù Comunista) (Servizio di Edy Caliman)
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