03/11/2025 TREVISO – Prime opere al museo di Santa Caterina: prende forma la mostra “Da Picasso a Van Gogh” curata da Marco Goldin. Già 25mila le prenotazioni. In mattinata l’apertura della grande cassa contenente uno degli ultimi dipinti realizzati da Claude Monet delle ninfee di Giverny. || Una vite dopo l’altra, dalla grande cassa arrivata dalla Nuova Zelanda, ecco comparire, quando il coperchio si solleva, le Ninfee 1914-1917 di Claude Monet, in prestito dal museo americano di Toledo. E’ un’operazione a cui difficilmente si assiste dal vivo quella che Marco Goldin, curatore della mostra “Da Picasso a Van Gogh” in allestimento al museo di Santa Caterina, ha aperto alla stampa a meno di due settimane dall’inaugurazione dell’esposizione. Alcune delle opere simbolo della mostra-evento stanno già trovando la loro collocazione negli spazi svuotati e rivisitati di Santa Caterina. Dalla Strada di Montagna di Tahiti di Paul Gauguin al Viale a Chantilly di Paul Cezanne, sala in cui troverà posto anche il Campo di Grano con Mietitore di Vincent Van Gogh, il percorso che accompagnerà il visitatore inizia a delinearsi. Fino all’ampia sala che accoglie il pubblico con la vista sull’oceano di Richard Diebenkorn e una delle ultime rappresentazioni di Monet dello lo stagno di Giverny. Nei prossimi giorni arriveranno dagli Stati Uniti dipinti in esclusiva per la mostra a Santa Caterina: da Hopper e Fantin-Latour, da Sisley a Courbet. Apertura al pubblico il 15 novembre, in prevendita si stanno raggiungendo i numeri che Marco Goldin si era prefissato: già 25mila le prenotazioni. – Intervistati MARCO GOLDIN (Curatore mostra “Da Picasso a Van Gogh”) (Servizio di Lina Paronetto)


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