03/03/2021 TREVISO – Prime polemiche contro il nuovo Dpcm per le voci che davano il via libera all’asporto fino alle 22 anche a bar e locali. Il Prefetto di Treviso chiarisce e ammonisce ribadendo la necessità di correlare alle misure restirittive comportamenti corretti da parte di tutti. || Il Dpcm anche questa volta nella bilancia tra salute pubblica e necessità di far ripartire l’economia, sceglie la salute. La stretta nelle misure è stata confermata a partire dal coprifuoco alle 22 fino alla chiusura di bar e locali alle 18. L’asporto è stato confermato per i ristoranti fino alle 22 ed esteso solo alle enoteche. Misure ch,e anche per il Prefetto di Treviso, Maria Rosaria Laganà sono necessarie alla luce dei dati e della vicinanza del Veneto con regioni ora già in rosso o arancione scuro. Importanti ma che necessitano, ammonisce il Prefetto, del contributo di tutti per non vanificarne gli effetti. La permanenza in Veneto in area gialla è in discussione, conferma il Prefetto, ci sono dati allarmanti nell’asolano dove, se il trend di crescita fosse confermato potrebbe essere applicato il parametro per richiedere la chiusura delle scuole. D’accordo con il Dpcm anche il presidente Anci Veneto e sindaco di Treviso Mario Conte che smentisce il parziale via libera alla movida. – Intervistati MARIA ROSARIA LAGANA’ (PREFETTO DI TREVISO), MARIO CONTE (PRES. ANCI VENETO) (Servizio di Anna De Roberto)