03/03/2021 ROMA – Tra i programmi della neoministra agli Affari Regionali Gelmini, l’autonomia differenziata. Lo ha affermato lei stessa di fronte alla Commissione parlamentare, ma il governatore Zaia non si fa illusioni: «Se ne riparlerà a emergenza sanitaria finita». || In audizione di fronte alla Commissione Parlamentare per le questioni regionali, la neoministra Mariastella Gelmini è tornata sul tema dell’autonomia differenziata, esprimendo l’intenzione di “utilizzare il poco tempo fino a fine legislatura per accelerare”. Ma il tema è divisivo, Gelmini lo sa, la base di partenza però già c’è, dice, la legge quadro a firma del suo predecessore Francesco Boccia. La pandemia, l’emergenza di questi ultimi mesi, hanno rallentato il processo verso l’autonomia come altre riforme. I governatori, messi di fronte a scelte che spesso e volentieri avrebbero comportato un salto nel vuoto, senza garanzie da parte dello Stato, hanno addirittura chiesto vedersi ridurre i poteri. Il ministro ha infine garantito un confronto con le Regioni per la stesura del recovery Plan. In tema di autonomia, il presidente del Veneto Zaia non si fa illusioni che sia questo Governo a condurlo in porto: «Il parlamento in questo momento è impegnato nell’uscita dalla pandemia e così l’esecutivo – dice Zaia – Per procedere a una riforma come l’autonomia, occorre che tutto questo sia passato, che il campo sia sgombro». – Intervistati MARIASTELLA GELMINI (Ministra Affari regionali), LUCA ZAIA (Presidente Regione Veneto) (Servizio di Lina Paronetto)